Luc Montagnier, il virologo francese premio Nobel che ha scoperto il virus dell’AIDS, ha grande fiducia nelle sue proprieta’.
Alcune sperimentazioni condotte sul prodotto ne metterebbero in risalto le attività benefiche.
Si tratta di un estratto ricavato dai frutti della Papaya acerbi (Papaya verde) sottoposto ad un processo di fermentazione della durata di 100 giorni al termine del quale si ricava uno sciroppo che in seguito viene essicato e liofilizzato. Questo trattamento stabilizza l’estratto e pare ne amplifichi l’attività.
La lunga fermentazione batterica, infatti, ottimizza l’azione antiossidante del prodotto.
Al termine del processo si ricavano dei granuli, dal sapore dolce, che vengono somministrati per via sublinguale (si sciolgono sotto la lingua).
Le proprieta’ ascritte sono molteplici:
1) azione antiossidante ed antiage
2) azione immunostimolante
3) azione antibatterica e normalizzate della flora intestinale (se deglutita)
4) secondo alcuni dovrebbe svolgere un’azione di supporto su varie patologie di difficile cura, come il diabete, le epatiti virali, l’artrite reumatoide, la psoriasi e la dermatite atopica. Qualcuno ne esalta addirittura le proprietà preventive allo sviluppo di neoplasie in seguito a qualche evidenza sperimentale nella quale sembrerebbe inibire in vitro la crescita di cellule tumorali.
Molti, però, sono gli studiosi scettici, come il nostro Silvio Garattini, che reputano insufficenti i dati in possesso per avere la certezza delle proprieta’ curative ascritte al prodotto.
Allo stato attuale delle conoscenze appare con certezza un prodotto naturale dalle buone caratteristiche antiossidanti ma non così diverse, rispetto ad  altri antiossidanti naturali, da farla considerare un prodotto innovativo.
E’ commercializzata sotto forma di bustine.
Altresi’ la si puo’ chiedere al farmacista come dispensazione magistrale in granuli da assumere a cucchiaini.
Quest’ultima possibilita’ permette all’utente un sensibile risparmio rispetto al prodotto industriale che viene propagandato ad un prezzo sensibilmente maggiore.
note informative a cura del dott. Ettore B. Florio