USO ORALE
E’ essenziale, in piccole quantità, nella dieta dell’uomo (è necessario per la formazione degli ormoni della tiroide). Il fabbisogno giornaliero raccomandato dalla WHO è di 150-300 microgrammi. Nelle aree di gozzo endemico questa quota può essere raggiunta solo con supplementi alimentari (una carenza organica dell’elemento porta ad una serie di disturbi che comprendono gozzo endemico, cretinismo, insufficienza della funzionalità mentale nei bambini e negli adulti ed aumento dell’incidenza della mortalità natale, perinatale ed infantile). Nel trattamento delle patologie tiroidee lo iodio viene somministrato per via orale come ioduro di potassio, per esempio nella soluzione acquosa forte o soluzione di Lugol (iodio/ioduro di potassio 2:1), come iodato di potassio e di sodio o come oli iodati. Le soluzioni di Lugol sono tipiche preparazioni magistrali.

USO TOPICO
Lo iodio possiede una potente attività battericida nei confronti di microorganismi gram-positivi e gram-negativi. È inoltre attivo nei confronti di funghi, virus, protozoi, cisti amebiche e spore. L’attività disinfettante dello iodio viene ridotta dalla presenza di materiale organico, anche se in maniera minore rispetto a quanto si verifica per altri disinfettanti alogeni. Lo iodio può essere utilizzato in soluzione acquosa o alcoolica e può essere complessato con ione ioduro, poloxameri e povidone formando dei prodotti chiamati iodofori. Questi funzionano da riserva di iodio: l’elemento che si rende disponibile ripristina le perdite dello iodio che si è combinato con componenti microbici e con materiale organico assicurando così la durata della azione disinfettante.

Una soluzione all’1% è in grado di uccidere la maggior parte dei batteri in 10 secondi, una soluzione allo 0,05% richiede 1 minuto ed una allo 0,0002% richiede 10 minuti. La soluzione all’1% possiede attività sporicida in 15 minuti. Una soluzione allo 0,15% risulta attiva nei confronti di cisti amebiche, virus enterici e spore umide mentre le spore secche risultano sensibili solo a concentrazioni più elevate e devono essere trattate per un tempo decisamente superiore (parecchie ore). Quando lo iodio si combina chimicamente esso si decolora e tali preparazioni dette ‘incolori’ non presentano le proprietà disinfettanti dello iodio.

Quando applicato sulla cute integra, lo iodio viene scarsamente assorbito.

Lo iodio viene utilizzato come disinfettante generale (infezioni della cute e delle mucose, trattamento di piccole ferite ed abrasioni, disinfezione pre-chirurgica). La soluzione alcoolica (tintura di iodio) è più efficace come disinfettante rispetto alla soluzione acquosa che risulta comunque meno irritante. Le soluzioni acquose sono più adatte per la disinfezione di ferite, abrasioni (concentrazione allo 0,5-2%) e per irrigazioni (concentrazione allo 0,1%) mentre le tinture possono essere utilizzate per il trattamento delle infezioni cutanee.

Lo iodio sotto forma di soluzione acquosa o alcoolica viene utilizzato come antisettico del cavo orale (sciacqui con 10-20 gocce di soluzione acquosa al 5% 3-4 volte al giorno o 10-20 gocce di soluzione alcoolica al 6% 3-4 volte al giorno). La soluzione alcoolica al 2% è inoltre impiegata per rendere potabile l’acqua (5 gocce per litro); in caso di acqua contaminata da Giardia si devono aggiungere 17 gocce per litro. Nella disinfezione delle mucose (gola, gengive) è preferibile diluire la soluzione in glicerina (1:1).

EFFETTI COLLATERALI

La soluzione di iodio al 2%, quando applicata topicamente, presenta un basso grado di tossicità. Le soluzioni dell’elemento possono comunque provocare reazioni di ipersensibilità caratterizzate da dermatiti (orticaria) e possono essere responsabili di ustioni (soluzioni di iodio idroalcooliche al 7%). Le soluzioni idroalcooliche di iodio risultano più irritanti (sensazione pungente) rispetto alle soluzioni acquose.

CONTROINDICAZIONI E PRECAUZIONI D’USO

Le superfici cutanee sulle quali vengono applicate le soluzioni di iodio non devono essere coperte con bendaggio occlusivo allo scopo di evitare fenomeni irritativi. Lo iodio lascia sulla cute una colorazione bruno-rossastra che può essere rimossa mediante l’applicazione di soluzioni diluite di alcali (ammoniaca diluita). L’attività disinfettante dello iodio viene ridotta dalle proteine e dagli alcali.

PREPARAZIONI MAGISTRALI

  • in gocce per uso orale (liquido di Lugol debole o forte) dietro stretto controllo medico;
  • in soluzione idroalcolica per uso locale da solo o in associazione con altri principi attivi (Ac. Salicilico, Potassio Ioduro, etc.);
  • in creme e unguenti per uso locale

MODALITA’ PRESCRITTIVE

Lo Iodio è ritenuto un veleno per cui necessita di prescrizione medica non ripetibile.

AVVERTENZE

tenere fuori dalla portata dei bambini, l’ingestione accidentale può essere letale. Macchia gli indumenti.

note informative a cura del dott. Ettore B. Florio